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I ROBOT COLLABORATIVI SONO ADATTI AD UNA PICCOLA MEDIA IMPRESA?

Sep 21, 2020 2:32:50 PM / da Alessio Cocchi / 0 Commenti Condividi

I robot collaborativi sono una soluzione di automazione particolarmente adatta alle piccole e medie imprese. Semplici da integrare, flessibili, capaci di ripagarsi in tempi rapidi. Vediamo alcune delle ragioni per cui si tratta di una scelta conveniente per le imprese dei piccole e medie dimensioni.

La scelta di intraprendere un percorso di automazione all’interno della propria impresa è sempre figlia di molte considerazioni. Da una parte infatti è necessario prendere in considerazione fattori quali il costo della soluzione robotica, lo spazio a disposizione, la natura stessa delle operazioni da automatizzare. Infine il tipo di produzione e di pressioni a cui è soggetta l’azienda. Molte piccole aziende, che operano come subfornitrici dei diversi settori industriali, sono assoggettate ad un regime di variabilità, stagionale e di prodotto, che scoraggia l’adozione di strumenti robotici eccessivamente rigidi e non in grado di assecondare i cambiamenti di scenario.

UR-Roboter bei Hensel_02-2

A queste aziende è preclusa la strada dell’automazione? No, per fortuna.
I robot collaborativi sono nati proprio in risposta a questo tipo di casistica. Sono strumenti agili e versatili che possono essere rapidamente riconfigurati e dislocati laddove ve ne sia effettivo bisogno. Non congelano l’investimento aziendale nella gestione di un solo prodotto – che potrebbe variare o uscire di produzione sulla spinta del mercato – ma anzi possono agevolmente adattarsi ai cambiamenti, interni ed esterni all’azienda.

Se il fattore limitante è la capacità di spesa – che può essere molto elevata per una soluzione robotica tradizionale – i cobot offrono un ROI fra i più rapidi del mercato. In media una soluzione robotica collaborativa Universal Robots è ammortizzabile – in virtù della maggiore produttività che assicura – in 6/12 mesi, a seconda della complessità dell’applicazione sviluppata e dell’attività svolta.

Infine – dato da non trascurare – le dimensioni contenute e la possibilità di operare in sicurezza e senza recinzioni nei pressi degli addetti (grazie alle 17 safety nativamente integrate) rendono i cobot una soluzione praticabile anche per quelle piccole e medie aziende che non dispongono di molto spazio all’interno del layout.

I cobot UR sono integrabili ovunque, anche grazie all’alimentazione a 220 V che permette di installarli in ogni area dello stabilimento, rendendo inoltre il consumo elettrico – e le relative spese – estremamente contenuti.

TROPPO PICCOLI PER LA ROBOTICA?

Stante queste caratteristiche specifiche dei robot collaborativi, possiamo quindi dire che si tratta di una soluzione più che adatta alle piccole e medie imprese, perché in grado di rientrare nei piani finanziari e produttivi dell’azienda stessa e perché capaci di trainarne la crescita (creando nuovi posti di lavoro).
Spesso le piccole e medie imprese sono sottoposte a elevata concorrenza e devono assicurarsi di produrre in maniera più efficiente, riducendo i tempi ciclo, gli sprechi, aumentando la qualità e tutto per rimanere stabilmente nel mercato.

I cobot si rivelano una scelta vincente anche per rispondere a carenze di manodopera o all’elevato turnover che caratterizza alcune figure (e attività) in particolare. Integrare un cobot in operazioni routinarie e gravose, ripetitive e scarsamente ergonomiche, permette alle imprese di razionalizzare l’impiego della manodopera, destinandola a mansioni di valore aggiunto più elevato.

Lo scoglio principale da superare rimane di carattere culturale. Installare un cobot aspettandosi performance da robot tradizionale (in termini di payload e velocità) è fuorviante. Il cobot deve essere inteso come uno strumento intelligente attorno a cui ripensare la produzione. Tutta la produzione. Le aziende che maggiormente hanno tratto profitto dalla robotica collaborativa – piccole o grandi che fossero – hanno infatti iniziato a ripensare i processi dalla parte del robot collaborativo. Una volta sperimentati i vantaggi espliciti su una particolare linea, si sono chieste quali ulteriori vantaggi avrebbero potuto toccare con mano ridisegnando altri processi, dal principio, attorno al robot.


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Alessio Cocchi

Alessio Cocchi è laureato in Ingegneria Gestionale all'Università di Bologna e ha ottenuto un Master Executive in Marketing & Sales alla SDA Bocconi ed alla ESADE Business School. A Giugno 2016 è entrato in Universal Robots nel ruolo di Sales Development Manager Italy, con il compito di sviluppare interamente il mercato italiano. Durante la propria esperienza ha gestito e coordinato team internazionali di lavoro ed è stato responsabile delle stategie di marketing e comunicazione globale delle Business Units per le quali ha lavorato.

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